Un caffè al giorno: rischi e benefici del consumo di caffeina
…toglie il medico di torno?
Da sempre il caffè è uno dei protagonisti del rito quotidiano della colazione all’italiana. Possiamo optare per delle fette biscottate, per un cornetto o dello yogurt, ma ad accompagnare ciò che mangiamo ci sarà sempre del buon caffè. Un’abitudine decisamente molto diffusa, in Italia come all’estero, che ha spinto molti esperti ad interrogarsi su quali possano essere le conseguenze anche a livello di prestazione sportiva. La caffeina porta con se infatti tutta una serie di rischi e benefici che è bene conoscere per capire come questi possano influenzare il nostro corpo ed essere consapevoli di quando ed in quali quantità consumarla.
Una tazza al giorno non può certo farci male ma bisogna capire quale è il limite che fa per il singolo individuo, sportivo o meno che sia.
Il ruolo della caffeina
Tra le componenti nutrizionali del nostro caro caffè che ovviamente non possiamo ignorare c’è proprio la caffeina. Si tratta di una “purina”, una sostanza che in natura si trova nelle foglie del tè, nel cacao e nei chicchi di caffè, per fare alcuni esempi molto vicini alla nostra cultura ed ai prodotti che troviamo nel mercato nazionale. Finiamo per ingerirla più spesso di quello che pensiamo poiché viene spesso aggiunta ad altre bevande. Coca Cola, Redbull, energy drinks e Guaranà contengono caffeina. Perfino in alcuni farmaci è presente una dose più o meno rilevante di questa particolare purina (sopratutto in molti diuretici, dimagranti e antidolorifici).
Il caffè contiene altre sostanze che risultano come antiossidanti, antimutagene e antinfiammatori, quindi schedate come positive per il nostro organismo. Teniamo presente che il consumo di sostanze come la caffeina va controllato e se possibile limitato considerando i rischi legati ad un’eventuale dipendenza.
Benefici e conseguenze
Il consumo di caffeina da come risposta liberazione di ormoni quali adrenalina, epinefrina e norepinefrina ed il nostro organismo va ad attivare tutta una serie di reazioni. Per esempio c’è un maggiore apporti si sangue al cuore (flusso coronarico) e ai tessuti (gittata cardiaca). La pressione arteriosa sistemica aumenta e così anche i flussi renale, cutaneo e muscolare; si rileva inoltre un impatto nel metabolismo e nella produzione di glucosio. Bere caffè pare favorisca il dimagrimento poiché provoca il consumo dei grassi presenti nel nostro corpo come carburanti, preferendoli alle riserve glucidiche. Proprio per questa ragione gli sportivi lo trovano spesso tra gli ingredienti di barrette e bevande energetiche e di gel. La caffeina infatti agisce sul sistema nervoso attenuando la percezione dello sforzo fisico e supporta la velocità di reclutamento delle fibre nervose.
I rischi dei troppi caffè
Sappiamo per tradizione come una tazza di caffè dopo pranzo aiuti la digestione. Dosi elevate di caffeina possono però compromettere il funzionamento normale dell’apparato digerente a causa dell’eccessivo lavoro dei succhi gastrici. Nulla di nuovo se consideriamo come molte persone che soffrono di problemi all’intestino ( come la gastrite o ulcera) evitino di consumarne elevate dosi.
Per quanto riguarda l’effetto “dimagrente” tale plus viene a mancare se aggiungiamo zucchero alla nostra tazza di caffè. Idem se lo preferiamo macchiato o in versione cappuccino. L’aggiunta di latte apporta almeno +10 calorie.
Molta attenzione va prestata da chi soffre di problemi come l’insomnia, tachicardia ed ipertensione, in quanto vengono stimolati direttamente funzionamento cardiaco e nervoso.
Il mondo del caffè è ricco di storie interessanti e di sorprese inaspettate che ci possono aiutare a vivere meglio la nostra quotidianità in sella e non. Cerchiamo sempre di conoscere a fondo ciò che mangiamo e ovviamente i relativi benefici che può trarne il nostro corpo.
Buona pedalata!