La verità su gambe depilate e aerodinamica
Per guadagnare secondi preziosi
Diverse ricerce e test effettuati all’interno della famosa galleria del vento hanno dimostrato come pedalare con le gambe depilate ci regali effettivamente ben più di una manciata di secondi in meno. Una questione sempre aperta che vede gli sportivi reagire in modo diverso. Una conferma che va a mettere in dubbio le teorie di quei ciclisti ancora scettici, svelando un nuovo importante dettaglio che riguarda appunto prestazione ed aerodinamica. Chi non sarebbe disposto a tutto pur di guadagnare secondi? Quindi depilarsi diventa sinonimo di velocità.
Meglio senza peli
Nessuno sa chi fu il primo ciclista a salire in sella senza peli sulle gambe. Il telaista e amatore Dave Moulton sostiene non si vedoano peli tra le file dei professionisti da più 100 anni. Una pratica ispirata dalla tendenza delle donne occidentali che a partire dai primi del 900 hanno cominciato a osare con gonne sempre piu corte e costumi da bagno sgambati. Un rito che si è diffuso velocemente grazie ai tanto celebrati lati positivi. Basta pensare a pulizia, stile, aerodinamica e come delle gambe depilate facilitino il trattamento di eventuali ferite e la fase del massaggio post sforzo.
Professionisti e gambe depilate
Ci sono varie teorie che supportano i benefici delle gambe depilate nel mondo del ciclismo. Dal maggiore comfort nella fase post-allenamento del massaggio (anche se realisticamente quanti di noi ne ricevono uno?), al minor rischio di infezioni in caso di caduta e abrasioni. Se guardiamo i ciclisti professionisti notiamo che tutti lo fanno. Perché noi non dovremo seguire il loro esempio? Ci ispiriamo a loro in tutto e per tutto, componenti, stile, alimentazione, ci sara quindi una buona ragione se tra le file del peloton circolano solo gambe depilate.
Se essere dei pro è quello che vogliamo o almeno quello che motiva i nostri allenamenti e le nostre uscite in bicicletta, questo piccolo dettaglio potrebbe rivelarsi davvero importante per sentirci più sicuri e performanti. Si apre ora una nuova teoria sulla velocità, in quanto una gamba depilata è una gamba dal profilo più aerodinamico che va quindi ad ottimizzare i tempi delle nostre prestazioni in sella. Che sia il momento di passare dal lato dei sostenitori delle gambe depilate per una buona causa, quella della velocità?
La questione dell’aerodinamica
Test effettuati nel Wind Tunnel mostrano come in 40 km si possano guadagnare fino a 48 secondi. Le varie prove sono state fatte mantenendo lo stesso abbigliamento e la stessa bicicletta L’unica differenza tra la prima sessione e la seconda sono le gambe depilate. Stesso casco, stesso body, stesse scarpe, stessa posizione in sella, unica differenza: gambe “pelose” contro gambe “lisce”. Bisogna considerare che un ciclista più veloce pedala contro una resistenza aerodinamica dell’aria più alta per minor tempo rispetto ad un ciclista con un’andatura più lenta che va ad affrontare una resistenza inferiore ma per più minuti. Quest’ultimo pedalerà più a lungo e finirà per guadagnare gli stessi secondi rispetto al ciclista più veloce.
Altre scorciatoie
Gli ingegneri del mondo bici hanno inoltre dimostrato che l’attrezzatura ha decisamente il suo peso sulla lotta alla resistenza dell’aria. Se consideriamo nuovamente un intervallo di 40 km indossare un body ci fa risparmiare ben 96 secondi rispetto alla combinazione pantaloncino e maglia. Anche il casco ovviamente ha il suo peso. Per non parlare poi del mezzo stesso, una bici pensata per essere estremamente veloce come la BMC Timemachine 01 Disc può abbassare i tempi di un bravo ciclista di centinaia di secondi. Ma qui il discorso sarebbe davvero infinito.
Solo alcuni consigli per guadagnare secondi, o addirittura minuti, senza dover spingere troppo sui pedali.
Buona pedalata!