Vegani e ciclismo: una dieta che può funzionare?

Vegani e vegetariani nel ciclismo Moretti Bassano

Sono carne e latticini davvero indispensabili nello sport?

Può una dieta vegana funzionare anche per chi pratica molto sport? Sono sempre più numerosi gli atleti che si dichiarano vegani e scelgono un’alimentazione basata su prodotti non derivati dagli animali. Niente carne, niente pesci, niente latticini, ebbene si niente uova! Quello che mangiamo è determinante nella pratica del ciclismo, tempistiche e tipologia di cibo sono determinanti per affrontare al meglio gli allenamenti e soprattutto gli sforzi più intensi delle uscite più lunghe.

Il crescente mondo dei vegani

Un sondaggio Minel datato ottobre 2014 mostra, per esempio, che solo in Inghilterra il 12% degli adulti è vegetariano o vegan e che nella fascia di giovani dai 16 ai 24 anni il fenomeno tocca il 20%. Inoltre un gran numero di intervistati ammette di aver optato per una dieta “quasi-vegetariana” decidendo di ridurre la quantità di carne mangiata. Altri invece preferiscono definirsi flexitarians ovvero “flessibili”, prediligendo un modello di alimentazione vegetariano, ma senza rinunciare sporadicamente alle proteine animali. Il numero delle persone che hanno fatto scelte di questo tipo era già raddoppiato a livello globale tra il 2009 ed il 2013.

Vegani e vegetariani nel mondo del ciclismo Moretti Bassano

Vegani e vegetariani nel mondo del ciclismo Moretti Bassano

Non solo per il ciclismo…

Una scelta di questo tipo porta un netto cambiamento nella vita quotidiana. Molte cose saranno viste e gestite in maniera nettamente diversa. Inoltre sicuramente gli animali ci ringrazieranno per questa nuova visione. Per non parlare poi delle conseguenze a livello ambientale. La continua crescita del numero vegetariani infatti va riducendo l’impatto ambientale del singolo individuo come abitante attivo di questo pianeta. Sono già ragioni sufficienti per abbracciare uno stile di vita vegetariano se non addirittura vegani. Ma ovviamente i dubbi rimangono sopratutto per chi, come noi italiani, è cresciuto con una dieta mediterranea ricca di carne e latticini. La domanda sorge quindi spontanea: un’alimentazione di questo tipo apporta sufficienti nutrienti per costruirci e mantenere un fisico atletico necessario nella pratica del ciclismo? Ci sono davvero benefici nello smettere di mangiare carne, uova e latticini?

Hamburger vegani per una dieta senza carne Moretti Bassano

Vegani anche tra i ciclisti professionisti

Anche a livello professionale sono molti gli sportivi che hanno fatto scelte alimentari importanti. Non mancano i ciclisti, anche a livello pro, che hanno ignorato la convinzione che mangiare carne sia indispensabile per essere prestanti e che i latticini siano fondamentali per il recupero muscolare. Secondo tale teoria il ferro nella carne rossa aiuta il corpo a produrre emoglobina che aiuta il passaggio di ossigeno ai muscoli. Professionisti come il velocista americano Carl Lewis, l’atleta ultra-endurance Rich Roll e la ciclista Lizzie Armitstead, hanno abbandonato un menu a base di bistecca, uova e pollo per optare per un approccio nutritivo basato su una dieta vegana. Le loro medaglie olimpiche e le loro vittore a livello agonistico dimostrano come non sia un’alimentazione carnivora a determinare le prestazioni sportive.

Come spiega Lizzie, la cosa più complicata è mantenere il livello di ferro alto. Un problema che è pero molto diffusi a livello generale, non solo tra i vegetariani. Infatti la maggior parte delle atlete femmine deve sempre tenere sotto controllo l’apporto di ferro.