350 chilometri con 6000 metri di dislivello
Si è appena conclusa un’altra edizione del Carso Trail. E’ già il secondo anno che questo evento attira centinaia di appassionati. Un’avventura lunga 350 chilometri che percorre un tracciato con più di 6000 metri di dislivello. Un’esperienza intensa che riporta l’attenzione sul mondo del bike-packing e su quel ciclismo che ne va ad esplorare il lato più avventuroso.
Perché “Carso” Trail?
Il termine Carso (Kras in sloveno e Karst in tedesco) deriva da una parola Carsa di origine preindoeuropea. La traduzione letterale in lingua italiana è roccia, o pietra. Non è una scelta casuale: il tracciato del trail porta gli atleti in scenari dove questa materia è la principale protagonista. Ci si addentra in un paesaggio disegnato da rocce ovvero quell’ampio tratto di altopiano di roccia carbonica che si estende lungo il confine che divide il Nord-Est dell’Italia nord-orientale dalla Slovenia.
L’avventura del bike-packing
Si parte da Monfalcone alle prime ore del venerdì mattina. Il tutto si svolge “one stage” ovvero sta a chi partecipa decidere come affrontare il trail, se suddividere il percorso con qualche sosta, dove e quando fermarsi a mangiare e (se) dormire. E’ un’avventura “self-supported” in quanto non è previsto nessun tipo di aiuto esterno, ristoro o forma di assistenza da parte di chi organizza l’evento. Le uniche cose su cui contare sono le gambe, bicicletta, e ovviamente la testa. I partecipanti dovranno seguire accuratamente la traccia GPS precedentemente fornita, senza quindi tagli o short-cuts. Il limite di tempo non è imposto, tu decidi in quanto tempo vuoi completare il percorso, può essere quindi una gara contro te stesso o una bella pedalata di 350 da spalmare in un week-end lungo.
Se vi siete persi questa edizione appena conclusa, potete sempre cominciare a pensare a quella del 2019. Una buona motivazione per continuare a pedalare e prepararsi ad un nuovo obiettivo.
Nel frattempo c’è un altro bel appuntamento in vista nel calendario Bike-Packing, la North-Cape 2018.
Buona Pedalata!